Il nostro tempo è cinico e pragmatico, crede alla libertà senza inibizioni, giudica l’aspirazione delle coppie al “per sempre” una farsa o una catena repressiva Ma i legami non sempre sacrificano il desiderio: l’autentica forza dell’amore è trasformare la ripetizione in un’esperienza davvero unica e irripetibile
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Quel che resta della parola “educazione”
Nessun tempo come il nostro ha così esaltato la centralità del bambino nella vita della famiglia I piccoli non si piegano più alle leggi degli adulti e finiscono per ignorare il senso del limite Davanti ai figli e alle loro richieste, i genitori rinunciano a ogni possibile pedagogia
I dubbi di Amleto l’uomo che sa ma non sa agire
La vicenda segna il passaggio dalla tragedia antica che pone il soggetto a confronto con il proprio destino, al dramma della modernità che oppone conoscenza e decisione
Telemaco fratello di Edipo senza complesso Cerca il padre e, in viaggio, rischia la sua vita
Per oltrepassare davvero il genitore, un figlio deve riconoscere la sua alterità. Diversamente ci si condanna a una lotta vana, che non si risolverà mai
Il nostro lato Sade il libertino che sfida la Legge
La perversione non è un comportamento sessuale deviato, visto che la trasgressione è comune a tutte le forme di erotismo. È piuttosto una sfida impossibile contro qualsiasi regola, qualsiasi precetto legato alla cultura, in nome di un concetto astratto di Natura Una tendenza che ai giorni nostri è forte più che mai
L’uomo che amava una calza più di una donna
Il feticista è come un idolatra: egli si consegna a taluni oggetti dei quali diventa dipendente. Per Freud è un’attitudine che qualifica in prevalenza il desiderio maschile. Serve a scongiurare l’angoscia che deriva dall’incontro con l’altro sesso. E scaturisce dalla penosa percezione di un bambino della castrazione materna
Colpire gli infedeli perché si uccide in nome dell’Idea
Mentre il nostro povero Io, come diceva Freud, è un Arlecchino servitore di padroni diversi, il fanatico ha un ego fatto di piombo al servizio di un unico scopo
Il sogno dell’avaro rinchiudere la vita in una cassaforte
È una delle patologie che più hanno ispirato la grande letteratura, da Molière a “Mastro don Gesualdo” di Giovanni Verga. Forse perché il personaggio che accumula tanto senza dare nulla commette, come già diceva San Paolo, il “peccato dei peccati”: trattenere tutto per inseguire un’illusione di pienezza
Quell’Io affamato che va alla guerra contro il suo corpo
Spesso la letteratura psicoanalitica accosta la figura dell’anoressica a quella di Antigone: entrambe seguono il puro desiderio, entrambe non accettano compromessi
Quando la donna sceglie il desiderio e diventa Antigone
L’eroina tragica immortalata da Sofocle, la sorella disposta a morire pur di non tradire l’affetto cieco per il fratello, è il simbolo eterno dell’urgenza dei vincoli familiari contro l’astratto universalismo della legge. E di un universo assoluto che elimina ogni dialettica, mediazione o compromesso