Dalle scatole di fiammiferi accumulate da Prevert ai formaggi descritti da Calvino, gli oggetti smettono di essere merci e diventano feticci. Riflettono la struttura del desiderio cosi come l’ha immaginata Lacan. Una serie infinita che descrive il tentativo dell’uomo di eternizzare la propria presenza al mondo
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Come liberarsi dall’eterna paura di perdere Eva
Per secoli l’immaginario maschilista è stato dominato dall’idea della verginità della donna. Per Freud in realtà si tratta di un atteggiamento nato dal timore del mistero racchiuso nella femminilità e dall’ansia di possesso. Ma si tratta di un’illusione, perché è solo l’amore a rendere illibato il corpo di chi ama
Il geloso vorrebbe possedere la storia, la memoria tutta la vita dell’oggetto amato Essere stato il primo significa essere stato e restare l’unico , cercare di non essere lasciato
Non solo di scarti è fatta la vita ma di eros e amore
La storia della civiltà umana è costellata di rifiuti. Già Tommaso D’Aquino dichiarava che i suoi scritti non erano altro che letame Ma è il nostro tempo, il tempo dominato dalla cultura del consumo che segna l’avvento dell’accumulo della spazzatura Viviamo in case piene zeppe di cose morte. Tra le nuove sindromi c’è quella di coloro che non riescono a liberarsi degli oggetti acquistati Non è vero però che tutto è sempre da buttare
Quanta fragilità dietro l’esibizione di potenza virile
Gonfiare i muscoli, esibire il corpo come un trofeo competere alla morte per l’affermazione professionale accumulare denaro... Sono tutti tratti che indicano una sopravvalutazione della prestanza fisica nel genere maschile, rappresentata nella cultura greca e romana dalla figura mitologica di Priapo Nel priapismo psichico come nel mito antico la sessualità non si apre allo scambio con l’Altro ma deve solo convalidare la propria forza invincibile
Non solo di scarti è fatta la vita ma di eros e amore
La storia della civiltà umana è costellata di rifiuti. Già Tommaso D’Aquino dichiarava che i suoi scritti non erano altro che letame Ma è il nostro tempo, il tempo dominato dalla cultura del consumo che segna l’avvento dell’accumulo della spazzatura Viviamo in case piene zeppe di cose morte. Tra le nuove sindromi c’è quella di coloro che non riescono a liberarsi degli oggetti acquistati Non è vero però che tutto è sempre da buttare
Il fascino perduto del corpo nudo ai tempi del porno
Oggi tutto è permesso e non ci sono più confini Però il desiderio per accendersi ha bisogno di immaginare ciò che intravede oltre i vestiti Nascondere le parti intime è un’esigenza dell’uomo: il Dio biblico ricopre di pelli i corpi di Adamo ed Eva dopo averli cacciati dal Paradiso terrestre Ma se è il senso del pudore a distinguerci dagli animali che cosa succede quando non esistono limiti? Il rischio è che si esaurisca ogni slancio erotico
La Torre di Babele simbolo eterno dell’antipolitica
Questo mito non racconta solo la superbia dell’uomo nei confronti di Dio. Ma anche, come hanno spiegato Benjamin e Derrida, la nostra intolleranza: il progetto di un edificio che ospita persone che parlano la stessa lingua nega infatti ogni diversità. E cancella l’antica arte del compromesso, che ci costringe di ascoltare l’Altro
Le verità nascoste dietro l’ossessione del corpo perfetto
L’esibizionismo fisico è una delle tendenze più forti della nostra epoca: siamo continuamente osservati, fotografati, ridotti a oggetti. Da qui la mania dilagante della chirurgia estetica Ma il vero fine di chi ha la perversione di mostrarsi troppo è impadronirsi dello sguardo dell’Altro. Per trascinarlo nell’angoscia
La triste parabola dell’arte politica ha generato mostri
Per i populisti ogni differenza deve essere annullata ogni dissenso appianato Tutto nel nome di una coincidenza assoluta tra il Bene e il Popolo Secondo Aristotele il governo della polis richiedeva un’abilità superiore a tutte le altre, una continua opera di mediazione.
Come guarire le ferite invisibili dell’anima
Gli animali portano le cicatrici sulla pelle, ed è un bene Invece gli uomini sono condannati ad averle all’interno La memoria dei reduci di guerra studiata da Freud è l’esatto opposto di quella estatica raccontata da Proust