Il 4 gennaio 1960 moriva in un incidente d’auto mai del tutto chiarito lo scrittore francese nato in Algeria. All’appuntamento con il destino arriva provato dalla vita e dal carattere: prima la spaventosa querelle con quel teppista di Sartre e la sua cricca dalla quale sente di essere uscito malconcio; poi il soffocante timore di avere perso il dono; infine il Nobel, un premio che molti giudicano prematuro. Insomma, ecco Camus a poco più di 45 anni: un estraneo e un adolescente assediato da paranoie e complessi
Archivio articoli per autore, di: piperno - pagina 7
Nevo narra Nevo Che romanzo!
Crisi coniugali, sodalizi virili al capolinea, traslochi, padri e figlie, viaggi e sesso, tenerezza e nostalgia: uno scrittore di mezz'età squaderna un'intervista (straordinariamente sincera?) a sé stesso scrittore di mezza età. Il risultato è una delle opere migliori dell'autore
Saul Bellow Il romanziere che viene dal Settecento
In effetti, a guardarli bene, i suoi libri vantano più debiti con la narrativa settecentesca che con quella realista a cui vorrebbero ispirarsi. Lui, proprio come quei geniali pazzoidi precursori, concepisce il romanzo come una performance clownesca. Gli piace fare il saccente, lo spiritoso, il saltimbanco. Apre parentesi e divaga come Henry Fielding e Laurence Sterne; dà conto di improbabili viaggi picareschi come Daniel Defoe; moraleggia e satireggia alla maniera di Jonathan Swift; ha un gusto del malaffare e del libertinaggio che non ha nulla da invidiare ad Antoine François Prévost e a Pierre Ambroise-François Choderlos de Laclos. La verità è che Bellow quando scrive non ha paura di niente
I capricci della natura
Che cosa provocò il crollo della gigantesca costruzione imperiale romana? La corruzione civile e morale, come raccontò Edward Gibbon? O c’è dell’altro? Qualcosa che ha a che fare con il clima, un clima imprevedibile e ingovernabile? Ecco,sostiene ora Kyle Harper,«la civiltà umana è il risultato di un frammento anomalo della storia». Che tracotante impostura è l’antropocentrismo
Chaim Grade Cattivissima Perele sei così affascinante!
È la protagonista de «La moglie del rabbino» di Chaim Grade, tra i massimi narratori yiddish del Novecento. Scaricata da un fidanzato e costretta a nozze di ripiego, insegue una vendetta implacabile e infelice
Quell’aristocratico di Martin Amis
Quando è in forma non ce n’è per nessuno. Per esempio su Nabokov. Ma normalmente appartiene alla categoria di scrittori eminenti che ogni tanto azzeccano pagine memorabili, paragrafi incantevoli, proposizioni tornite e briose. Ogni tanto
Balzac, che volgare!
I grandi romanzi— ormai lo abbiamo imparato— per essere tali devono pagare pegno alla rozzezza e all’indecenza. La finezza non sempre è consigliera affidabile per chi vuole raccontare una storia. Ecco dunque in che cosa consiste la meravigliosa impurità della Comédie humaine
L’ossessione di Sartre per Flaubert
Perché l’intellettuale che ha marciato per qualsiasi causa (anche la più ridicola), il mandarino grafomane che ha guerreggiato con borghesi, disfattisti ed esteti, ha dedicato formidabili energie al re del romanzo borghese?
Che storia! Un libro di viaggi senza viaggi memorabili
Non ci sono luoghi o incontri indimenticabili, né trama o personaggi. Dunque cos’è? Un romanzo? Un memoir? Una dissertazione moralistica? In realtà «I vagabondi» di Olga Tokarczuk ha allargato l’orizzonte di Baudelaire
Una, nessuna, cento Albertine
Il nome dell’eroina del capolavoro di Marcel Proust è menzionato 2.363 volte; lei stessa è menzionata o è presente in 807 pagine; nel 19 per cento di queste pagine, dorme. Anne Carson ci fornisce alcuni dettagli statistici con il nitore di una litografia giapponese. Se è vero che più amiamo qualcuno, meno lo conosciamo, allora l’amata del Narratore dovrà essere il personaggio più ineffabile della letteratura