Una notizia luttuosa raggiunge un professore, un francesista, riportandolo subito ai tempi del liceo. Lo stesso professore viene convocato da un organismo della sua università a lui ignoto. Parte così il nuovo romanzo di Alessandro Piperno, «Aria di famiglia». Uscirà in primavera: ecco le prime pagine
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Paul Auster, l’epicureo
«Baumgartner» è bellissimo. Al nichilismo shakespeariano dell’ultimo Roth, oppone ironia e fatalismo. Così affronta la vecchiaia e resiste alla morte
La colpa non è un’opinione
Meglio una società libera senza un Tolstoj che una società zarista piena di Tolstoj
Leggete Herzen, un grande russo
Esce il romanzo del 1847 di un autore che sta alla pari con i giganti. E ha un titolo che richiama un romanzo del 2021...
Bret Easton Ellis Il romanzo della maturità di un immaturo
Sbronzi, sballati, sempre in tiro, in preda a impetuose scosse ormonali, i ragazzi di «Le schegge» abusano di sé stessi. Non si interessano del mondo degli adulti e godono di un’impunita libertà ma sono tormentati dalle loro ansie
Il romanzo della vita
Colm Tóibín non è un archeologo, tantomeno è un filologo. È un artista: maestro nel catturare lo spirito e la lingua del suo eroe, prima Henry James e ora Thomas Mann; capace di un mimetismo cauto, ironico, mai ingerente
Il mestiere dello stroncatore
La recensione che demolisce un romanzo — atto di volta in volta rancoroso, complottista, apocalittico; oppure, viceversa: curato, onesto, necessario; ma sempre gustoso com’è gustosa la maldicenza — è quasi sparita dalla circolazione. Forse a causa della natura promiscua e confusa di ciò che resta della cosiddetta società letteraria. Una bieca questione di buon vicinato. Prodursi in una critica negativa espone all’ esecrazione dell’ambiente: se fai lo scrittore rischi di passare per invidioso; se ambisci a diventare scrittore meglio evitare preventivamente di farsi dei nemici; a questo si aggiunge l’opportunismo di chi non vuole avversari illustri. Eppure... è un peccato
Professor Montaigne insegnante di scrittura creativa
Insoddisfatto al limite dell’auto-denigrazione; capace di parlare di sé solo per avere trovato il soggetto «sterile e magro», uomo senza qualità...I «Saggi» non sono un manualetto di self-help zen per signori di mezza età in crisi come talora sono stati ridotti; piuttosto un manuale di trame e di stile. Dopodiché, a pagina 5, si potrà trarre dalla corrispondenza di Paul Verlaine la traiettoria di un altro apprendistato poetico.
Martin Amis Un’autobiografia di fantasmi
Lo scrittore è morto venerdì19; martedì 23 è uscito in Italia il suo ultimo lavoro. Non un testamento, anche se ci sono gli addii a tanti affetti, ma un libro, un libro bellissimo. Persino Bolaño, che stroncò «Esperienza», avrebbe da ricredersi. Perché dev’essere bello andarsene lasciandosi dietro un capolavoro, cioè un memoir sull’ amore e sulla morte in cui il buon Martin ammucchia ricordi seduto sullo scranno della vecchiaia. «Per gli uomini varcare la soglia dei sessanta è un sollievo»
Disfatta di Sartre
La sua sconfitta, a poco più di quarant’ anni dalla morte, è evidente: letto poco, se non dagli specialisti, oscurato dagli astri di Simone d eBeauvoir e Albert Camus, è schiacciato dall’ obsoleto, spesso indigesto, armamentario ideologico delle sue opere narrative. Nonostante tutto, resta (viene da dire: suo malgrado) uno tra i massimi autori francesi del Novecento. Ma alcune volte, leggendolo, si ha l’impressione che scriva deliberatamente contro la propria prodigiosa intelligenza