Lo scrittore è morto venerdì19; martedì 23 è uscito in Italia il suo ultimo lavoro. Non un testamento, anche se ci sono gli addii a tanti affetti, ma un libro, un libro bellissimo. Persino Bolaño, che stroncò «Esperienza», avrebbe da ricredersi. Perché dev’essere bello andarsene lasciandosi dietro un capolavoro, cioè un memoir sull’ amore e sulla morte in cui il buon Martin ammucchia ricordi seduto sullo scranno della vecchiaia. «Per gli uomini varcare la soglia dei sessanta è un sollievo»
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Disfatta di Sartre
La sua sconfitta, a poco più di quarant’ anni dalla morte, è evidente: letto poco, se non dagli specialisti, oscurato dagli astri di Simone d eBeauvoir e Albert Camus, è schiacciato dall’ obsoleto, spesso indigesto, armamentario ideologico delle sue opere narrative. Nonostante tutto, resta (viene da dire: suo malgrado) uno tra i massimi autori francesi del Novecento. Ma alcune volte, leggendolo, si ha l’impressione che scriva deliberatamente contro la propria prodigiosa intelligenza
Lo «Stupore» del tempo
Una lenta, implacabile definizione dei personaggi; una dolente sinfonia delle cose che passano e non possono essere ritrovate; un’imperfezione vibrante e bellissima...Alessandro Piperno legge il nuovo romanzo di Zeruya Shalev
Il tempo di Proust è un velluto verde che tiene insieme esseri, luoghi e istanti
Per l'autore della recherche uno scrittore non pensa in una lingua, ma per immagini (mai in bianco e nero)
Il Novecento dei milanesi
Risorge dalle ceneri(dove per fortuna non finì) «Luchino», ritratto di Visconti scritto da Testori. Biografia e poesia di una strabordante relazione
Petit Marcel
A cento anni dalla morte di Proust
Nemici per la pelle .
Marcel Proust (a cent’anni dalla morte) e Louis-Ferdinand Céline: due colossi della narrativa, dopo i quali la letteratura del Novecento non è stata più la stessa. Due visioni del mondo opposte... Sicuro? Due autori e studiosi italiani, Valerio Magrelli e Alessandro Piperno, si confrontano su romanzieri che forse non sono così distanti l’uno dall’ altro: li uniscono la sfida dello stile (pur con esiti diversi), lo sguardo sulla società, persino l’antisemitismo..
Il Dna di Nabokov
È il primo romanzo dell’autore di «Lolita», capolavoro oggi minacciato dalle furie iconoclaste. Ma qui, in «Mašen ’ka», scritto quasi cent’ anni fa, ci sono i geni del genio... E poi quella struggente nostalgia per una Russia adolescenziale che non esiste più
Herzen, ti amo
La spigliatezza e la libertà con cui Herzen ammucchia pensieri e ricordi trova un corrispettivo romanzesco in Puškin e Tolstoj. E non esagero
John Updike Chi è Henry Bech? È Bellow più Roth
Le peripezie tragicomiche di uno scrittore inventato (ma non troppo).