Sì, le razze esistono (solo nelle nostre teste)

Le società umane non limitano rigidamente l’autonomia degli individui come fanno quelle delle formiche, osserva il biologo Mark Moffett, ma impongono regole precise e guardano con sospetto i membri di altre etnie, fino all’orrore di de-umanizzarli. Le nazioni non sono comunità immaginarie create dai media: sono essenziali come le famiglie, anche se non hanno alcuna base genetica. Per questo motivo gli Stati europei restano legati alle loro identità e non si fonderanno mai nell’Unione di Bruxelles

8 miliardi di umani Il Bengodi dei virus

Grande esperto di evoluzione della nostra specie, Ian Tattersal lancia l’allarme: livelli demografici tanto elevati implicano rischi crescenti di gravi contagi. Siamo animali molto particolari, dotati di libertà e quindi investiti di responsabilità. Ma non abbiamo imparato a gestire questi vantaggi perché facciamo calcoli a breve termine e tendiamo a credere che i problemi si aggiusteranno. Non ci salverà certo la selezione naturale: bisogna prendere coscienza dei pericoli che ci minacciano, o arriverà qualcosa peggio di Covid-19

Siamo bestie ma non feroci

Le emozioni dell’uomo e quelle degli animali, sostiene l’etologo Frans deWaal, sono in realtà molto simili: anche loro provano disgusto, compreso, nel caso di alcune scimmie, quello morale. Dobbiamo deporre l’idea della nostra superiorità e capire che siamo meno aggressivi di quanto pensiamo. La guerra è un’invenzione relativamente recente

Il lunghissimo Antropocene

Si definisce Antropocene l’epoca — questa — dominata dalla presenza devastante di Homo sapiens. È una storia brevissima per la geologia e lunga per l’umanità. Ma quanto lunga? Risale a 11.650 anni fa, con le prime produzioni agricole? O al 1610, quando l’anidride carbonica scende come mai più farà dopo? O alla Rivoluzione industriale? O al 16 luglio 1945, con l’avvio dell’era atomica? Ora, mentre gli scienziati litigano sulla data d’origine, è utile sapere che di questo passo s’avvicina la data di scadenza