Favorire l’inatteso nella scienza: un estratto da Serendipità.
Archivio articoli per autore, di: pievani - pagina 5
Neanderthal che sei dentro di noi svelaci chi siamo
La purezza etnica non esiste, né è mai esistita. Fino a 50.000 anni fa, sulla terra vivevano almeno 5 specie umane: alla fine siamo rimasti noi Sapiens, che venivamo dall'Africa. Eppure, pur avendo prevalso, ci siamo mescolati con i nostri simili che popolavano l'Eurasia. Ora le tracce di Neanderthal, che sono rimaste nel nostro DNA ci possono aiutare a capire come battere le diverse malattie, compreso il Covid
Anche i crostacei hanno un’ anima
«Dobbiamo espandere la considerazione verso gli esseri viventi: agli animali va attribuito uno status speciale, diverso da quello delle piante, anche se mi sembra improprio parlare di diritti»
…E il maschio un futuro sterile
Un gruppo di ricerca coordinato da Carlo Foresta, professore di Endocrinologia dell’Università di Padova, ha rilevato che le sostanze perfluoroalchilanti (Pfas), molto usate nell’industria, possono avere un ruolo nelle patologie dell’apparato riproduttivo maschile
La cellula intelligente
La vita nella sua interezza è una rete d'informazioni, dice Paul Nurse, premio Nobel per la Medicina, e ogni particella vivente le usa per «prendere decisioni», spinta da un imperativo bisogno di evolvere, sia pure in modo ridondante e disordinato
Il peso delle cose
È motivo di discussione e di molta preoccupazione da qualche settimana, da quando cioè un team di ricercatori israeliani ha pubblicato su «Nature» uno studio che sostiene: la somma di tutto ciò che l'umanità ha costruito e prodotto (case, strade, mezzi di trasporto, suppellettili, plastiche, computer, vetri, armi…) ha eguagliato la massa degli esseri viventi sulla Terra, cioè la biomassa. Si tratta di 1,1 teratonnellate, millecento miliardi di tonnellate. Significa che nel 2020 la somma degli oggetti umani ha pareggiato tutta la vita messa assieme. Un guaio per il pianeta
Viva la scienza perché insegna a essere umili
Secondo Naomi Oreskes, studiosa americana, la forza del sapere sperimentale sta nella capacità di correggere i propri errori. «Se vuoi scoprire la verità su una certa situazione, devi guardarla da una varietà di angoli differenti. Però le discussioni tra gli accademici rischiano di sconcertare il pubblico e favorire false credenze. Bisogna creare un meccanismo istituzionale per comunicare alla società civile il consenso diffuso su temi di assoluta rilevanza come il riscaldamento climatico e la pandemia»
Futurologi un po’troppo ottimisti
Dna e cloni hi-tech: un collettivo americano rilancia sull’allungamento della vita
Il sogno dell’eternità
Sappiamo come invecchiano le nostre cellule,ma prolungare l’esistenza all’infinito resta una chimera. La mortalità non è una malattia: sono inutili clonazione e ibernazione
Desideri sfrenati che negano l’altro E vince il male
A confronto con Marc D. Hauser sui meccanismi evolutivi che producono i comportamenti più crudeli