Cosa possiamo imparare e cambiare di fronte al coronavirus? Riscopriamo che la salute è un bene pubblico globale, che la sanità pubblica e il welfare sono attività fondamentali, alternative al mercato, che ci aspetta una crisi dell’economia, della finanza, dell’UE.
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Lega e Cinque Stelle, le basi economiche del voto
L’analisi del voto nel periodo che va dal 1994 al 2018 evidenzia come le disuguaglianze abbiano un peso rilevante sui comportamenti elettorali. Il voto alla Lega è legato all’impoverimento delle classi medie, quello ai Cinque Stelle all’aumento di povertà e precarietà.
Il blocco di destra
Il voto europeo mostra la forza della destra nazionalista e populista, ma si è ben lontani dal consolidarsi di un blocco capace di cambiare le politiche europee. Emerge soprattutto la debolezza dell’offerta a sinistra, con l’unica eccezione dei Verdi in Germania e altrove.
Il governo gialloverde e l’economia politica del declino
Da luglio, dalla formazione del governo Lega-5Stelle, l’Italia è in (lieve) recessione. La politica economica è senza una direzione, tra mediazioni al ribasso con i poteri economici e ricerca del consenso tra i “perdenti”. Amministrare il declino appare il tratto distintivo del governo, pericoloso miscuglio “lib-pop”.
Lib-pop: il piano gialloverde
Un grave equivoco circola in Europa: si pensa che in Italia stia nascendo un inedito governo populista. In realtà la Lega è già stata al governo con Berlusconi, ma sono soprattutto le scelte economiche a dare l’impronta al programma del governo gialloverde.
Paura e povertà. L’Italia del dopo-voto
La mappa dell’Italia che ha votato ritrae soprattutto due fenomeni: paura e povertà. Paura e povertà, in questo strano intreccio, sono diventate le forze che disegnano la politica italiana. La paura che si afferma come ideologia della Lega; la povertà come condizione del successo dei Cinque stelle.
Disuguaglianze. Quante sono, come combatterle
Oggi le disuguaglianze sono espressione di processi globali ma la capacità delle politiche nazionali di affrontare questi cambiamenti è fortemente diminuita e gli stati sembrano accettare la propria impotenza. Per di più, non è emersa nessuna autorità politica internazionale con il potere di affrontare e regolare il fenomeno.
Il patto atlantico dei capitali
Il Ttip è un “Trattato intrattabile” che va fermato al più presto.
Ritorno dell’uguaglianza
Ciascuno dei 10 individui più ricchi d'Italia ha una ricchezza pari a quella di 300 mila italiani poveri.
La paralisi dei potenti e l’altra Europa
C’è poco di nuovo in questi giorni di vertici europei
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