Mettersi in gioco può essere molto complicato, perché, innanzitutto, significa ammettere di aver sbagliato nel passato
Archivio articoli per autore, di: Pelligra - pagina 18
Imparare dagli errori è un’arte che va appresa fin da piccoli
La via che porta alla «competenza» passa attraverso l’interpretazione dei propri sbagli. Distinguendo tra impegno e intelligenza
Rumori e distorsioni: perché quando decidiamo non tutti gli errori sono uguali
Si sbaglia per molti motivi differenti. E conoscerli può aiutare a decidere meglio. Ecco come
La dimensione sociale dell’errore: perché è difficile andare controcorrente
Andare contro l’opinione del gruppo produce emozioni negative che spesso vogliamo evitare anche a costo di un profondo auto-inganno
Stato e Mercato sono la soluzione alla tragedia dei beni comuni?
Le due risposte 'classiche' per il problema del sovrasfruttamento: tassazione e diritti di proprietà. Ma non risolvono il rebus
La fatica dell’ascolto e il pluralismo dell’errore
L’accettazione della fallibilità a livello personale, organizzativo, politico e sociale, può rappresentare l'antidoto migliore all'autoreferenzialità e a molte forme minori e maggiori di totalitarismo
Quando la “diversità” diventa un bene pubblico
I nostri errori ci appaiono, primariamente, come una faccenda individuale, invece, molto spesso, l'errore ha una fortissima dimensione sociale
La saggezza della folla e l’insipienza della massa
Quando dobbiamo prendere delle decisioni davvero importanti è buona regola non farlo da soli.
La fatica del cambiare idea
Cosa capita quando la nostra piacevole e rassicurante sensazione di essere nel giusto muta istantaneamente nella consapevolezza di aver sbagliato tutto?
L’inerzia non è prudenza, è ciò che ci fa perdere la sfida con il futuro
Il passato è solo uno dei criteri da tenere in considerazione. Sarebbe utile svincolarsi da logiche vecchie e stantie che si sono rivelate fallimentari per troppo tempo