Gavino Ledda. A cinquant’anni dalla pubblicazione, il libro, di cui Carlo Ossola ci anticipa la premessa, resta nodale per il tema dell’emancipazione attraverso lo studio e si interroga sulla «rinascita» in un mondo più equo e libero
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Pascal e l’eternità sprigionata dai «pensieri»
Anniversari. Les Belles Lettres ripubblicano l’edizione Chevalier, dalla quale emerge la ricerca appassionata e senza fine dell’autore, in una circolarità d’incompiutezza e di raggiunta perfezione
Molière e il senso del ridicolo
Classici. A 350 anni dalla morte, il grande autore ci ricorda che è stato lui a fare del «ridicolo» il luogo proprio della specie umana. Collocandolo nel quotidiano, e diversamente da Pascal, ha colto un tratto decisivo della modernità
Signor conte, vada a lavorare!
Storia del lavoro. In un trattato finora inedito Denina ipotizzava che tutti dovessero avere un’attività, nobili e preti compresi. La corte sabauda non gradì e lo spedì al confino ma il suo scritto è stato conservato dagli eredi.
In Paradiso con Dante
Parla l’italianista a capo del Comitato per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Poeta
Dio è presente nella bellezza dell’Universo
Simone Weil. Un’ampia raccolta dei pensieri, osservazioni, riflessioni sulla figura del Cristo e sul mistero dell’Incarnazione, temi su cui l’autrice medita contemplando il creato
Il grande imbroglio del tempo
In attesa della fine. Calendari e lancette mentono: il tempo si oppone ai tentativi di imprigionarlo in un preciso sistema di misura. Un saggio esplora contraddizioni e fallimenti del sogno umano di domare l’attimo che fugge
Esercizio per vincere il tempo
Costanza. Più forte dell’amore, deve essere osservata nutrendo l’impegno che si rinnova, tenendo lontana l’inopportunità della petulanza
Non ci sono più le belle stroncature
Ricorrente è l’appello a tornare alla stroncatura: ricordo un bel dibattito tra critici illustri (Guido Almansi, Massimo Mila, Nello Ajello)...
La mutevolezza dell’essere
Michel de Montaigne. Un libro pieno di sapienza: Nicola Panichi esamina il pensiero che conferma l’«imaginativa», l’alterità e l’altrove dello spirito umano tra bizzarria e bellezza
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