La guerra in Ucraina ha posto Pechino davanti a una grande sfida: da una parte, nelle sue relazioni “speciali” con Mosca; dall’altra, negli ottimi e promettenti rapporti con Kiev
L’assalto al Congresso statunitense, da parte di un folto gruppo di sostenitori del presidente uscente, ha fornito a Pechino l’ennesima occasione per mettere in evidenza le contraddizioni e la crescente debolezza della democrazia liberale e dei suoi valori, incarnata dagli Stati Uniti d’America, e per ribadire implicitamente la superiorità del proprio modello di governance autoritaria.
La tardiva risposta delle autorità cinesi rischia di avere delle ricadute enormi, dal punto di vista economico (al di là dei differenti punti di vista), politico e geopolitico, non solo per la Cina, ma per il mondo intero, essendo oramai Pechino profondamente integrata nel sistema globale.