Negli anni sessanta un collettivo di programmatori e attivisti statunitensi immaginò per l’informatica uno sviluppo molto diverso da quello che siamo arrivati ad accettare come l’unico possibile
Archivio articoli per autore, di: morozov - pagina 1
Il guasto che ha sfatato i miti del capitalismo
Il blocco del 19 luglio si poteva evitare semplicemente investendo un po’ di più sul software. Eppure l’azienda CrowdStrike ha preferito risparmiare per fare più profitti
L’emergenza sanitaria e il rischio del totalitarismo
Perché serve un compromesso tra privacy e salute pubblica? Forse perché le infrastrutture digitali di cui disponiamo sono state costruite dalle aziende per favorire i loro affari?
Google e Facebook ci trivellano l’anima
Catturano la nostra attenzione per estrarre fatti, aspirazioni e ansie di cui noi stessi ignoriamo l’esistenza Oggi il vero lusso è essere disconnessi
Il nostro problema è la crisi della democrazia non gli hacker
La natura sempre più neofeudale della sicurezza informatica
Internet ci renderà più liberi (se ci ribelliamo ai padroni del silicio)
Tra “favolette” sull’altruismo di wikipedia e vantaggi della sharing economy: per avere sovranità sulla tecnologia occorre riconquistarla su economia e politica
Il Leviatano di Silicon Valley
Internet non è solo una semplice tecnologia del controllo, ma anche il laboratorio dove ha preso forma e si sviluppa il nuovo capitalismo neoliberale
Così Google Maps impoverisce la città
Avanza il progetto di standardizzare spazi e itinerari ma è il disordine che rende interessante la vita urbana
Scetticismo digitale
Quell’ideologia che vuole risolvere ogni problema
Morozov e la “retorica web” del M5S “Sono scatole oscure, non democrazia”
Il rischio che il vuoto politico si riempia di totalitarismo o managerialismo