Vent’ anni dopo il «Trattato di ateologia», il filosofo francese Michel Onfray sostiene che il Nazareno non sia mai esistito: «Ma io difendo tutta la civiltà giudaico cristiana»
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Un’Europa federale (o scoppieremo)
Sylvie Goulard è stata consigliera di Romano Prodi a Bruxelles e ministra in Francia. Ora, con un libro, tira in ballo la rana di La Fontaine che si gonfia fino a esplodere: pensare di allargare l’Unione da 27 a, magari, 36 membri rischia di ucciderla. «Chiediamo ai Paesi candidati di soddisfare requisiti severi ma non ci facciamo un esame profondo su come rinnovare davvero le istituzioni. Lo spirito dei fondatori si è perso»
Cagé & Piketty Salvate le campagne
La coppia (anche nella vita) di economisti ha esaminato i risultati elettorali in tutta la Francia dal 1789 e ha concluso che la frattura politica tra mondo rurale e città di oggi è reversibile. Ecco perché ha formulato una nuova categoria, la «geoclasse», che incrocia disuguaglianze sociali e territoriali: «Europa e sinistra hanno sbagliato»
ERIBON Gli anziani esclusi sono un caso politico
Il filosofo francese Didier Eribon ha dedicato un memoir alla madre, morta in un ospizio pubblico: «Le persone come lei non hanno voce. Lo Stato e la società se ne dimenticano»
Troppe coincidenze sì, Dio esiste
Michel-Yves Bolloré (fratello del magnate Vincent) e Olivier Bonnassies hanno messo insieme gli argomenti razionali e scientifici per dimostrare l’inevitabilità di un ente creatore: ne è nato un libro che in Francia è un fenomeno editoriale
Orgoglio Macron alle prove del 2024
Per rilanciare la Francia nel mondo il presidente punta sull’arte, le celebrazioni dello sbarco in Normandia, l’Olimpiade, la riapertura di Notre-Dame. Ma il voto europeo può ridimensionarlo. Parla il politologo Gilles Gressani
Michel Onfray L’anima è materiale
L’intellettuale francese dedica un saggio a «ciò che caratterizza un essere: la voce, gli occhi, la parola, la figura, il sorriso, la visione del mondo, la sensibilità. Cioè: lo stile e la grazia»
Ernaux Ma quale narrativa! La scrittura è politica
Incontriamo Annie Ernaux per riflettere sulle due questioni: storia («Intimità e collettività») e romanzo («Estetica e sociologia, rifiuto il format borghese»)
Il cronista della guerra
Carrère (ri)legge Céline.«Diceva: non sono più uno scrittore, sono un cronista. Il cronista è lo scriba di qualcosa che lo oltrepassa. Una bella definizione della sua arte»
Il cronista della guerra
Carrère (ri)leggeCéline.«Diceva: non sono piùuno scrittore, sonoun cronista.Il cronista è lo scriba di qualcosa che lo oltrepassa. Una bella definizione della sua arte»