In occasione dell’uscita del romanzo «Intermezzo», la scrittrice irlandese parla per la prima volta con un giornale italiano. Di letteratura, di giochi... e di lavatrici
Archivio articoli per autore, di: Missiroli - pagina 1
Il mostro è qui. Il mostro è noi
Ha portato in superficie mondi profondissimi e oscuri, il francese Michel Houellebecq li ha battuti palmo a palmo facendo dell’autore americano il suo architrave letterario. L’incontro di due vocazioni ci spalanca il futuro
Jhumpa Lahiri Sono a casa in biblioteche e aeroporti
Marco Missiroli ha incontrato la scrittrice nella sua abitazione romana («Non andrò mai via da qui») per l’uscita de «L’interprete dei malanni» nella collana «Americana» del «Corriere». «L’India? Gli Usa? Non m’interessano. Gli autori della mia formazione vivono un esilio in sé stessi...Joyce, Kafka, Beckett, Nabokov, Woolf...: tutti di confine, di purgatorio»
Il secolo fragile di Yasmina Reza
Il nuovo romanzo, «Serge», racconta di tre fratelli adulti dopo il funerale della madre, allo snodo di una visita ad Auschwitz.
Pastorale americanissima
«Crossroads» di Jonathan Franzen: la polvere nascosta sotto il tappeto della vita
Quell’infinito attimo mentre tutto finisce
Non è un diario, è a tutti gli effetti un romanzo. Non è una riflessione scritta dopo, è piuttosto un racconto scritto durante Hanne Ørstavik narra un amore quando la malattia se lo sta portando via. Il presente e il passato che sanno di futuro
Monsieur Bovary
Emma Bovary è stanca (tanto da spedire la figlia in campagna), sono stanche le donne di Guadalupe Nettel (l’accudimento dei figli è un optional per i padri e un obbligo per le madri), è stanca Sheila Heti per la sua «maternità» (di romanzi e non di bambini), è stanca Rachel Cusk perché «il lavoro di una vita» è proprio quello di essere madre. Ma ora la protesta di Emma per i doveri del focolare è presa in carico anche dal marito. Il disagio di Madame Bovary è anche di Charles. Emma non è più sola: nasce un personaggio maschile diverso. Alla solitudine delle madri, alla paternità e alla famiglia sono dedicate queste prime pagine de«la Lettura». Proprio a cominciare dall’anatomia di un padre recente
Rachel Cusk La reinvenzione dell’Io
Ha rivoluzionato la scrittura contemporanea attraverso l'utilizzo di una prima persona singolare nuova. Nella trilogia che l'ha resa celebre — «Resoconto», «Transiti», «Onori» — mimetizza nel racconto la voce narrante
Quella pazzerella di Edna. Scrivo per capire chi sono
Philip Roth disse che «O’Brien è la più grande narratrice di lingua inglese». Ha esordito con «Ragazze di campagna» perché la vita non è vissuta se non è raccontata, ora esce «Ragazza»: via dall’Irlanda, approda nell’inferno nigeriano delle schiave di Boko Haram
Preghiere di anime grigie
Il Vangelo secondo Flannery O’Connor. La scrittrice di Savannah, Georgia,Usa, pubblicò «Il cielo è dei violenti» nel 1960, al massimo della sensibilità letteraria (pochi altri sono riusciti come lei a non avere paura di raccontare cosa siamo) e al minimo della sensibilità fisica (malata di lupus, poi in stampelle, poi costretta alla quasi totale immobilità). Questo romanzo è un purgatorio che ci racchiude tutti, senza il ricatto dell’inferno e la chimera del paradiso, «come dovessi dare le ali agli uomini»
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