La ricerca di Oxford. Lo sviluppo fisico e cognitivo segue un andamento condiviso e universale. Quindi neonati diversi tra loro cresceranno forti e intelligenti allo stesso modo. Non importa chi di loro vive in India, Kenya o Brasile, Inghilterra o Italia. Lo dimostrano i dati raccolti nell’arco di 7 anni dal progetto Intergrowth-21st in 5 Paesi e coordinati dall’Università di Oxford.
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Come usare gli occhi
La durata ideale del contatto visivo è di 3,3 secondi: se è meno siamo sfuggenti se è di più
diventiamo invadenti. Ma quali sono le regole? Ecco alcune risposte e alcuni misteri
Viaggio nella (mia) mente Così nascono le emozioni
Dentro la «caverna» che isola i sentimenti: l’esperienza del dolore è più forte del piacere perché è la base dell’istinto di sopravvivenza
La morte di Oliver Sacks
Il lavoro di ricerca Invidie e dubbi su di lui: narratore, non scienziato
Il fascino oscuro della materia che cambia il volto della fisica
I segnali captati dal «cacciatore di antimateria» installato sulla Stazione spaziale internazionale potrebbero essere l’inizio di una nuova avventura intellettuale nella secolare altalena di ambizione cosmica e terrena umiltà
Tutte le (false) leggende sulle Amazzoni
Ma i pantaloni erano veri
All’inseguimento dell’invisibilità
Platone, Harry Potter, H. G. Wells: il sogno non è mai finito
Ora un ricercatore italiano immagina un computer «spruzzabile»
Noi cavie (ignare) di centinaia di esperimenti su Facebook
Un miliardo e trecento milioni di utenti. Un miliardo e trecento milioni di cavie potenziali?
Chi ha paura dei neuroni specchio?
Possiamo anche chiamarli i «neuroni di Gandhi», come fa qualcuno, ma nei prossimi mesi saranno loro a far litigare gli scienziati.
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