Il ritorno dei cacicchi
Archivio articoli per autore, di: mauro - pagina 2
La distanza tra i due presidenti
La lezione di Mattarella e quella di Meloni
Il taccuino di Hannah che svelò l’orrore
Torna in libreria il grande reportage di Hannah Arendt dal processo Eichmann Racconto dell’abisso di un uomo mediocre. E dei suoi troppi complici
Lo scandalo e il destino
Il Pd è paralizzato perché oggi non sa qual è la sua natura e la sua missione
La destra e la contesa del lavoro
"Non va disturbato chi produce" E il nuovo comandamento del governo, un vero manifesto anche sociale e culturale
Il Duce rispose: “È la vigilia”
Cronache della Marcia su Roma, settembre 1922. Migliaia di camicie nere sono ormai indomabili. Mentre bruciano Case del lavoro e aggrediscono i socialisti, i grandi capitalisti del Nord sostengono economicamente il fascismo. Monarchia e governo attendono un consiglio del vecchio Giolitti che tace. Mussolini indugia ancora: non vuole rinunciare né al riconoscimento politico né alla rivoluzione. Poi, prende la sua decisione
L’assalto a Palazzo Marino
Cronache della marcia su Roma. Agosto 1922. Gli operai occupano le fabbriche contro la violenza delle camicie nere. Ma lo sciopero fallisce e Benito Mussolini lo definisce “una pagliacciata delle carogne e dei parassiti antinazionali”. E così nel vortice dello squadrismo finisce il municipio di Milano a guida socialista che viene assalto e espugnato dai fascisti. È l’ora in cui la forza soppianta la politica
Le ombre del ventennio
Questa reticenza politica, questa difficoltà democratica indicano un nodo non risolto e segnalano un limite. C'è poco tempo ormai, ma forse è sufficiente per un ultimo discorso nella lingua assente, l'italiano, trovando le parole che mancano per un giudizio spontaneo, autonomo, autentico della leader di Fratelli d'Italia sul fascismo di ieri e sulla democrazia di oggi
Fiamme nere sull’Italia
Cronache della marcia su Roma, luglio 1922. Il triangolo fascista disegnato dalle occupazioni di Ferrara, Bologna e Cremona, con il ras indiscusso Roberto Farinacci, evidenzia uno Stato a pezzi, incapace di controllare la violenza in ascesa. Nel vuoto politico, il Re chiede a Facta di formare un nuovo governo
Il richiamo della foresta
Gli istinti hanno trascinato i Cinque Stelle, la Lega di Matteo Salvini e ciò che resta di Forza Italia. Tre partiti in affanno, incalzati dal sentimento del declino. Tre leader in crisi di leadership, spinti a badare ai loro problemi interni più che al Paese. Pronti a bruciare in cambio di una libertà d'azione populista anche il credito accumulato da Mario Draghi