Sebastian Barry utilizza lo schema del poliziesco per denunciare le violenze del clero su bambini e donne e la connivenza della Chiesa
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Il filosofo nero e vero accanto a Huck Finn
Percival Everett non teme, da afroamericano ma soprattutto da grande autore, di tornare al capolavoro di Mark Twain, concentrandosi sullo schiavo Jim: si serve del suo sguardo e della sua intelligenza per smontare i codici del razzismo
In India, nella stanza senza amore
Originario del Subcontinente e promessa della letteratura britannica, Sunjeev Sahota stavolta affianca due trame: il difficile rapporto con il padre e la memoria di una vicenda familiare che coinvolse la bisnonna del protagonista
Chi ama poi deve tradire e il cuore d’Irlanda si spezza
Arriva in Italia un trittico di Colum McCann composto, nel 2000, da due racconti e una novella : l’autore di «Apeirogon» mostra come le lacerazioni del conflitto tra repubblicani cattolici e unionisti protestanti attraversino affetti e famiglie
Il diritto a picco nell’Oceano Indiano
Come avvocato, Philippe Sands ha difeso, davanti al Tribunale internazionale dell’Aia, gli abitanti delle isole Chagos, deportati dai britannici per lasciare spazio a una base militare americana. Il resoconto partecipe di un dramma esemplare
No, Proust non è roba da bianchi
Pulitzer nel 2021, Louise Erdrich è un ’interprete di punta della cultura dei nativi americani. Il suo nuovo lavoro parte come una vicenda criminale, poi diventa una storia di fantasmi, quindi affronta i temi dei disordini sociali e della pandemia parlando anche di libri. L’ autrice tiene insieme tutto, come fanno le sue eroine con la loro vita
L’ esperimento della vita scatena effetti collaterali
Dopo avere indagato in cinque romanzi i vizi dell’aristocrazia britannica, Edward St Aubyn stavolta cala le varie declinazioni della scienza nelle esistenze dolenti dei suoi personaggi
Patricia Highsmith Un romanticismo alcolico e molto noir
Escono i «Diari e taccuini» della scrittrice che l’ editore definì «un orribile essere umano» La sua vita com ’ era, e come la potete leggere qui sopra nell’ anticipazione di alcune pagine
Al mattino c’è speranza Poi però arriva la vita
Tove Ditlevsen era una celebrità in Danimarca quando si tolse la vita nel 1976: aveva avuto un’infanzia atroce, 4 mariti, 2 figli, pubblicato 29 libri e si era drogata perché «ne valeva la pena».
L’America non ci serve Sappiamo fregarci da soli
Viet Thanh Nguyen lasciò il Sud Vietnam nel 1975, a 4 anni: «Mio padre saltò su una barca, mia madre e noi bambini su un’altra. La guerra mi ha forgiato ma gli Usa si sono appropriati del ruolo di vittime»
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