La poesia della vanità Da Góngora a Leopardi, gli scrittori che hanno cantato la fugacità delle cose destinate a passare e morire. Tra desiderio e dolore, nostalgia e disincanto. Lontano dal fatuo cinismo della conversazione mondana
Un parroco durante la messa pasquale non vede facce da resurrezione ma espressioni ingrugnite. Se la prende con la musoneria dei nostri volti, più frustrati che gioiosi
L’impero austro-ungarico era minato da odi che divampavano all’ombra dell’idea sovranazionale. Uno spettro che ritorna, all’indomani della crisi dei rifugiati