Il business della rabbia: da TikTok a Facebook, quando l’algoritmo gioca con il nostro cervello. Cosa è andato storto?

Engagement e dopamina: le bugie non le ha inventate Mark Zuckerberg, il problema è che le «verità alternative» vengono automaticamente spinte, favorite e rilanciate dagli algoritmi dei social. Perché aumentano la «partecipazione» degli utenti più di una cosa vera, noiosamente vera

Facebook, da accogliente ritrovo di vecchi amici a luogo di «distorsione collettiva della realtà»: cosa è andato storto

In origine era un luogo piacevole, dove imperava la gentilezza (del resto si era tra amici). La rivoluzione inizia con l'arrivo di Sheryl Sandberg. Poi l'introduzione dei Like e infine il colpo di grazia: l'EdgeRank, «la formula che lo rende ancora più intrigante» e una vetrina sul mondo sempre più distorta

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