Il pasticcio della Buchmesse dimostra quanto il governo italiano disprezzi la cultura e i propri scrittori

Le polemiche sull’esclusione di Saviano dalla Fiera del libro di Francoforte sono solo l’ultimo capitolo di una gestione ridicola e tragica della cultura da parte di questo governo. Un misto di arroganza, disprezzo e cialtronismo che dà un’immagine pessima del paese in tutto il mondo.

Le parole non bastano più per raccontare quello che sta accadendo in Medio Oriente

L’attuale governo di Israele si è messo fuori da ogni idea di legalità, di ragione storica o geopolitica. È, su altri piani, la stessa condizione in cui Hamas ha agito dal 7 ottobre. Erano diversi i percorsi verso la violenza di Hamas e del governo di Israele, ed erano diverse le linee di confine tra il concepibile e l’abominevole. Una volta varcate quelle linee, col favore delle tenebre, sia Hamas che il governo di Israele ci hanno fatto piombare in un orrore innominato. Dobbiamo farci i conti.

Sangiuliano è un disastro, ma non è l’unico problema della cultura italiana

Dietro alle polemiche sull’egemonia culturale di destra e di sinistra, si nasconde un problema più profondo: la cultura italiana non è competitiva a livello istituzionale, per mancanza di idee, per sciatteria, per l’incompetenza di chi dovrebbe valorizzarla politicamente. Intanto, si avvicina l’edizione 2024 della Buchmesse di Francoforte, dove l’Italia sarà ospite d’onore, e potrebbe essere troppo tardi per far bella figura.