Dopo la Brexit. Edinburgo pensa a un secondo referendum sull’indipendenza. E Belfast diventerà sempre più integrata con Dublino
Archivio articoli per autore, di: Ippolito - pagina 4
C’è Londra e poi tutto il resto (e quanto mordono le Ebridi)
La capitale è un mondo a parte, anzi un mondo e basta, rispetto al quale il Paese è provincia. Una dialettica antica che la Brexit ha portato drammaticamente allo scoperto. E che si ripete, in piccolo, anche a Dublino
A Londra col passaporto Cosa cambia con Brexit
Brexit, 1.246 pagine di divorzio E Johnson può cantare vittoria
Lockdown
Quindici annifa Peter May scrisse un thriller in cui immaginava una pandemia «Inverosimile», lo respinsero gli editori. Oggi che Londra è stata (davvero) chiusa e che il primo ministro è finito (davvero)in ospedale, viene pubblicato e arriva anche in Italia.
Gli Stati-civiltà contro gli Stati-nazione
Christopher Coker è un filosofo politico, esperto di relazioni internazionali, che ha ridisegnato la mappa del mondo alla luce di aggregazioni che vanno al di là delle identità etniche o culturali o linguistiche... Per esempio Cina e Russia sembrano destinate a un conflitto. Sempre che nei prossimi dieci anni non ne esploda uno tra Cina e Stati Uniti
Ma quali razze! Tutti noi umani siamo parenti
Parla il genetista Adam Rutherford: ciascun abitante attuale della Terra ha un numero smisurato di antenati, quindi discende da tutti i viventi di 3.400 anni fa. Perciò i pregiudizi etnici non hanno alcuna base scientifica
La tecnologia senza guida causa apartheid
Ivana Bartoletti è responsabile perla privacy di una multinazionale e guida la Fabian Society, la più antica fondazione della sinistra britannica. In un libro (e qui) dice: la politica deve governare i dati, e questi vanno liberati dal patriarcato
Europa e Brexit, il paradosso dei «benefici»
Senza il divorzio il governo di Boris Johnson avrebbe posto il veto al fondo di 750 miliardi messo in campo per soccorrere le economie (quella italiana in primis) devastate dalla pandemia
C’è un Muro che circonda l’Inghilterra
John Lanchester narra una distopia che somiglia al reale. Ed evoca Joseph K.(cioè, ancora Kafka)
L’Asia guiderà il nuovo mondo
Lo storico inglese Peter Frankopan aveva segnalato a Natale la grave impreparazione dell’Occidente rispetto al rischio di una pandemia. Ora critica chi dice che il virus segna la fine della globalizzazione: semmai ci sarà un riassetto degli equilibri mondiali verso l’Estremo Oriente. «L’uomo non è fatto per vivere a distanza dai suoi simili: il lockdown danneggia la salute mentale. Tutti i problemi esigono risposte coordinate tra gli Stati. Altro che sovranismo: non ci si allontana dal branco se incombe una minaccia letale»