I grandi scioperi che invadono le strade e l’incrinarsi di certi rapporti economici in politica estera sono sintomo che qualcosa, nella ben oliata macchina tedesca, si è inceppato
Archivio articoli per autore, di: Il Mulino - pagina 3
Settant’anni di televisione italiana
Dal 3 gennaio 1954, la televisione prova, e spesso riesce, a parlare a tutti. E per questo è stata ed è ancora uno strumento per aiutarci a costruire una relazione con quello che ci è distante
È la guerra ad essere atroce
Ciò che non si considera nell'esaltazione nostalgica dei valori della nazione e della guerra è che non si tratta di scegliere se stare dalla parte di Israele o di Hamas. È la guerra che è atroce, non i combattenti
Se nemmeno Auschwitz
Se eliminiamo l’unicità dell’Olocausto e le conseguenze che da essa derivano, su quale base è possibile costruire una critica del mondo attuale?
La questione palestinese, la memoria, gli altri e noi
Perché decolonizzare non significa giustificare, ma pretendere una lettura dei fatti che tenga conto del contesto storico per determinare il racconto dell’Altro
Il punto di non ritorno
Il rischio è che nessuno dei due popoli, i cui destini sono inesorabilmente legati dalla storia, possa vedere realizzate le rispettive aspirazioni di autodeterminazione e di sicurezza
Le vacanze degli italiani, al cinema
Un ricco filone di pellicole ripercorre la storia delle vacanze degli italiani, divenendo specchio dell'evoluzione del tempo libero e della mutazione antropologica del Paese
Cile: 50 anni dopo il colpo di Stato
A mezzo secolo di distanza la morte del presidente Allende e l’instaurazione di una dittatura militare assassina e corrotta continuano a generare una forte divisione nella società cilena
Sul neoliberismo “all’italiana”
Liberismo: un pezzo di Angelo Panebianco pubblicato qui a inizio anno ha acceso un vivace dibattito. Che continua con questo nuovo contributo di Norberto Dilmore
Un papa giornalista?
Quest’anno il premio È giornalismo è stato assegnato a papa Francesco. Una scelta che sembra guardare al nuovo ruolo dell’informazione