Tutti siamo stati chiusi in casa, tutti ci siamo chiesti come sarebbe andata. Abbiamo riconsiderato gli spazi domestici, le geometrie familiari sono mutate, tornando indietro o slittando in avanti. Poi c'è l'amore. E il sesso. Qualcuno, al tempo dell'11 settembre, l'aveva abbracciato per proteggersi dalla morte. In ogni caso, al centro di ogni casa —di ogni coppia—c'è un letto. Come in questo racconto
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La scienza non sa e insegna a vivere il dubbio
Il coefficiente per stimare la propagazione del contagio andrebbe aggiornato e servirebbero dati più «puliti». Intanto in Germania è di nuovo a 1,1, sopra la soglia
Coronavirus, Paolo Giordano: «La vita dopo? Il futuro è un puzzle che va costruito insieme»
Lo scrittore: «Non ci sono veri esperti, nessuno è competente in tutti i campi che servono. Industrie, scuola, cinema: ci vorrà destrezza per riaprire tutti i rubinetti. Mettiamo in conto un po’ di scontento e prepariamoci a una nuova routine»
L’altrove siamo noi
Guardando con sospetto la Cina, avevamo la percezione che nulla potesse accadere in Europa. Per un pregiudizio infondato, il pregiudizio dell’altrove
No, non Mi piace
L’ambizione folle (e oggi possibile) del capitalismo della sorveglianza è sapere tutto di noi prima che noi stessi lo sappiamo
Un neonato parla e un fantasma insegna il perdono
«Volevo scrivere la storia di una famiglia colpita dalla perdita», dice Jonas Hassen Khemiri: la latitanza di un padre, la morte di una figlia, il tentativo dell’altro figlio di essere padre ma non come il padre. «Alla base di ogni mio romanzo c’è una paura. Quella più grande che avevo nel diventare genitore era di non dominare l’impulso di fuggire». Da qui nascono i sensi di colpa, che lo scrittore svedese risolve in modo sorprendente
Greta Thunberg e i grandi che non credono ai limiti del mondo
La realtà del cambiamento climatico ha smascherato la fiaba della crescita economica eterna. Ma solo la nuova generazione porta il fardello di saper vedere in pieno la verità
Un’impensabile speranza
Ieri è stata una giornata buona per il Pianeta. Greta Thunberg sembra il prodotto del nostro inconscio collettivo
Anche la scienza ha bisogno di una coscienza
Dopo l’atomica ci si interrogò sul legame tra coscienza e scienza. Oggi il progresso apre nuovi fronti etici
Non salverò nessuna vita con i romanzi (tranne, forse, la mia)
Il «figlio del dottore»,