Le disuguaglianze si misurano ormai in termini di impatto sulla natura, con l’impronta ambientale e di carbonio. Serve una sorta di cambio di stato che imprima tutt’altro movimento al nostro modo di concepire la vita e di organizzare la nostra intera esistenza.
Storicamente la battaglia contro le disuguaglianze è sempre stata condotta dai più poveri, ma per le dimensioni raggiunte oggi, non solo in Italia, ma a livello mondiale, succede che trovi alleati anche fra i ricchi.
Insieme alla trasformazione energetica e alla digitalizzazione, l’apparato produttivo deve sapersi convertire all’economia circolare per ridurre la quantità di rifiuti.
Il compito di Cop24: fermare il cambiamento climatico limitando l’aumento della temperatura media terrestre Bisogna passare dalle fonti fossili a quelle rinnovabili