Il disagio dei giovani nell’età del nichilismo
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Perché si legge sempre meno?
Dall’Homo Sapiens all’Homo Videns, con conseguente analfabetismo di ritorno
Schiavi del mercato perdiamo noi stessi, così ci dimettiamo anche da posti di potere
La società viene regolata dalla razionalità della tecnica e del sistema, al centro non c’è più l’uomo. In alcuni sorge inevitabilmente la domanda se i fini dell’economia siano gli stessi della persona
Solo dio ci può salvare?
Due filosofi del nostro tempo dialogano sul significato della fede
Quando il lavoro può renderci felici
La tecnica non promuove un senso, non ci darà alcuna chance di salvezza. L'utilità non potrà mai essere oggetto di desiderio e mezzo per raggiungere la felicità
La filosofia e il pensiero forte di Vattimo
Escono gli scritti politici del filosofo che ha scardinato ogni verità assoluta. Proponendo una nuova visione del mondo coincidente con l’impegno
Il disagio dei giovani nell’età del nichilismo
I giovani, anche se non sempre ne sono consci, stanno male. E non per le solite crisi esistenziali che caratterizzano la giovinezza, ma perché un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni rendendole esangui.
Covid, Umberto Galimberti: «Spaesati tra smartworking e abitudini perse»
Il filosofo: «L’umanità è più fragile rispetto a quella uscita dalla Seconda guerra mondiale. Abbiamo una società debole, non abituata alla fatica, alla solidarietà»
Il disagio dei giovani nell’età del nichilismo
Disagiotopia