Oggi gli urbanisti si sono arresi all’idea che ci possa essere solo la “città diffusa” e cioè una scalcinata e disordinata valanga di capannoni villette supermercati in un pianeta tutto urbanizzato
Non fa piacere constatare come la cultura, nelle sue rare punte buone, sia tanto più avanti della politica, tanto più degna, nel nostro stupido paese più che altrove.
Goffredo Fofi interviene sulla situazione della società letteraria italiana : “Oggi non esiste perché non ci sono più mediatori. Domina l’individualismo, manca un Super-Io morale. Ma ci sono forze per reagire”