Agli inizi del Novecento, in India, Cina, Indonesia, Giappone e oltre, l’opposizione dei ribelli ai colonialisti e alle autorità tradizionali
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Come nasce una tirannia L’ascesa brutale di Putin
La morte tragica di Navalny è solo l’ultimo capitolo di un processo criminale cominciato molti anni fa nella sostanziale indifferenza dell’Occidente. Giorgio Fornoni mette in luce il peso dell’eredità sovietica e ricorda l’eroismo dei giornalisti russi perseguitati dal Cremlino
Lenin, la rivoluzione come guerra civile
Il 21 gennaio sono stati cento anni dalla scomparsa del leader bolscevico, che fece del marxismo una fede religiosa secolarizzata. Lo scontro con i socialisti democratici, le critiche di Rosa Luxemburg, le persecuzioni contro la Chiesa, un’eredità che pesa ancora sulla Russia
Zero soft power
La Cina preferisce il potere tagliente Xi Jinping ha deluso chi sperava in un regime più aperto. Al contrario: è più repressivo. E il confucianesimo è ostaggio di una linea nazionalista e autoritaria, spiega Maurizio Scarpari
I nuovi schiavi
Sessant’anni fa un reverendo nero pronunciò a Washington uno dei discorsi più citati (e più traditi) della storia: «I have a dream», ho un sogno. Centosettant’anni prima, il 29 agosto 1793, per la prima volta un potere politico abolì la schiavitù. Almeno 50 milioni di persone soffrono ancora oggi per lavoro e matrimoni forzati
CAPO ESPIATORIO La tentazione di consegnarsi al leader forte
Lo storico inglese Ian Kershaw, biografo di Hitler, nel suo nuovo libro mette in guardia dal pericolo di affidarsi all’ «uomo carismatico»: chi promette la salvezza proponendo soluzioni semplicistiche spesso genera soltanto illusioni e produce effetti catastrofici
Processi alla storia
GiustiziaDopo le sentenze di Norimberga contro i gerarchi nazisti, in molti altri casi leader importanti sono finiti alla sbarra davanti a tribunali nazionali o internazionali. Tra i più noti, l’argentino Videla, i serbi Milosevic e Karadžic, l’iracheno Saddam Hussein
Guerra alla verità sui grandi genocidi
Fantasmi negazionisti – Storia. Shoah, stragi degli armeni, Cambogia: quanti tentativi subdoli di mettere in dubbio i fatti
Veil, Primo Levi, Wiesel e gli altri
La necessaria alleanza dei Giusti «Auschwitz non muore mai» di Gabriele Nissim (Rizzoli)su genocidio e memoria condivisa
Il nuovo pericolo giallo
Il 25 ottobre 1971, mezzo secolo fa, L'Onu riconobbe la Repubblica popolare come rappresentante legittima della Cina. Che da allora si è trasformata in una superpotenza rivale degli USA. In questo scenario si ripresentano forme di razzismo e intolleranza: lo spettro della sinofobia.