Utopie e ideologie rispondono alla necessità di senso etico di società secolarizzate e disincantate
06.0220216 Febbraio 2021
Utopie e ideologie rispondono alla necessità di senso etico di società secolarizzate e disincantate
L’epidemia ha generato una radicale incertezza, che ha reso quasi imprevedibili gli effetti delle nostre scelte, individuali e collettive
L’integrazione è la via obbligata per dare corpo a un’identità secolare. Ma la destrutturazione dei sistemi e delle barriere nazionali ha intaccato il welfare. Servono forti correttivi per uscire dalla sindrome tecnocratica
Il 14 giugno 1920 morì il pensatore che più di tutti ha influenzato le moderne scienze sociali. Un secolo. E che secolo. I mondo non è più quello di allora, eppure gli strumenti messi a punto da Max Weber in opere capitali come «L’etica protestante e lo spirito del capitalismo» ancora funzionano. Lo sostiene lo studioso tedesco Wolfgang Schluchter, che in un libro e in questo dialogo ne rilancia la prospettiva. Sottolineando un aspetto particolarmente attuale al tempo del Covid-19: scienza e politica sono due sfere di valore e contesti autonomi. Il ruolo dello scienziato dovrebbe essere separato dal ruolo del politico o del cittadino
Cogliere opportunità, mitigare rischi: il governo della rivoluzione tecnologica
Le «quattro R» che potrebbero incoraggiare l’uscita dall’emergenza: Ricostruzione, Rinascita, Resurrezione, Rinascimento.
Cinque esperti di politiche sociali esaminano i rischi dell’emergenza in corso. Ancora più che durante la passata crisi del debito sovrano, è in forse il destino della moneta unica, perché oggi il passaggio a un’economia di guerra è nei fatti, quindi il costo del ritorno alle valute nazionali sarebbe inferiore. Servono iniziative comuni che consentano di tutelare i cittadini che si sentono abbandonati. Porre per gli aiuti condizioni pesanti, basate sulla sfiducia verso i partner più indebitati, significa minare l’intera costruzione comunitaria
Le preoccupazioni dello studioso Yves Mény: l’Unione è in stallo, Angela Merkel una sfinge in uscita, l’Italia soffre l’eredità avvelenata giallo-verde, Macron non riesce a riformare il welfare e potrebbe essere sconfitto da Marine Le Pen
La Commissione europea sostiene che nelle zone rurali, con investimenti adeguati, si può avviare un processo capace di fare di quei territori il motore dello sviluppo. Oggi però si manifesta una tendenza di tipo opposto, che in genere vede le aree meno urbanizzate ostili all'Unione e chiuse alle sfide globali. Insomma, siamo sospesi tra uno scenario tecno-bucolico ottimista e una riedizione delle rivolte in Vandea
È in crisi, va riformata puntando su separazione e concorrenza fra saperi