Zomia nelle lingue tibeto-birmane significa «genti di montagna»: James Scott usa la parola per indicare una vasta area nel Sudest asiatico dove risiedono popolazioni che per secoli hanno resistito alla domesticazione e all’idea di Stato. Così, per il politologo e antropologo americano, Zomia si fa metafora
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Emozioni, pensieri incarnati che colgono la complessità umana
Al centro della politica di chi incita all’odio dell’altro e alla chiusura per creare un rinnovato senso di comunità, come se avere nemici e avere paura fosse l’unico modo di stare insieme
La nostalgia creatrice
Si può guardare al passato con occhi diversi: in modo regressivo, nella vana illusione di invertire la rotta, o in maniera costruttiva, per recuperare ciò che è possibile e utile rigenerare. La seconda impostazione ci può aiutare nella nostra condizione di naufraghi, dopo che la pandemia ha incrinato la prospettiva del progresso senza fine
Scherzare con i fanti, qualche volta con i santi
Antropologia Le religioni dove convivono il serio e il comico sono quelle più inclusive
Essere ospitali. Un legame debole che rafforza le società
Antropologia. Popoli come i Maori, i Sinti, gli Inuit non chiedono al forestiero di ripudiare la sua appartenenza né gli concedono facilmente la cittadinanza. Ma il diverso interessa perché allarga gli scambi e le relazioni. È chi pensa di bastare a sé stesso che esclude gli estranei
Il sovrano finisce in una gabbia
Il potere dei re. Tra cosmologia e politica
Elogio della convivenza
Il linguaggio dell’odio contro i diversi si va diffondendo in maniera allarmante per mezzo degli strumenti digitali, utilizzando anche artifici retorici. Per arginarlo bisogna lavorare sulla «base» dei pregiudizi che lo alimentano. Occorre riscoprire l’antica arte del confronto fatta di parole che cuciono e consolidano trame sociali
È il mercato, che bellezza!
Nonostante il diffondersi della grande distribuzione, piazze e strade continuano a riempirsi di bancarelle, ad animarsi di odori,suoni e colori. I mercati locali resistono perché sono luoghi d’incontro e scambio dove l’economia è incastonata nel sociale (e non viceversa), quindi hanno una grande capacità d’integrazione. Oggi attraggono soprattutto i migranti che trovano in questo modo vie d’accesso a un Paese dove si è ormai affermata la retorica del «respingimento»
Oltre un miliardo di viaggi ogni anno
L’ambiguità di un fenomeno fuori controllo Facciamo finta di cercare l’«autenticità»
Il condividuo
Il mito dell’identità non regge Ogni uomo è fatto di relazioni