I tabù alimentari sono parte integrante di un po’ tutte le tradizioni
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L’inversione dei simboli tra Occidente e Oceania
Il tatuaggio racchiude una pluralità di storie e sguardi sull’umano
I campi incolti in cui fiorisce la solidarietà
L’antropologo Stefano Allovio ha studiato le forme del mutuo aiuto tra gli emigrati congolesi. Ne emerge una complessità che non può essere ricondotta a fondamenti innati
La scommessa di una sovranità condivisa
La crisi del Sahel evidenzia il fallimento della politica seguita dalla Francia verso i suoi ex possedimenti africani. In Oceania la situazione dei territori sotto il controllo di Parigi mostra che la decolonizzazione può seguire vie differenti da quella di creare nuovi Stati
Il peccato originale della civiltà europea
Lo scrittore e antropologo indiano Amitav Ghosh che mette sotto accusa la logica per cui la Terra non è altro che un ricettacolo di risorse da sfruttare. «Questo atteggiamento verso la natura non è frutto del pensiero meccanicista, ma della violenza scatenata dai colonizzatori sulle regioni conquistate e sui popoli nativi. Serve una nuova cultura dei diritti dei non umani, compresi animali, vegetali, monti e fiumi»
Un popolo deportato nel destino delle Chagos
Un romanzo di Caroline Laurent riporta alla luce le sofferenze dei nativi costretti a lasciare il loro arcipelago nell’Oceano Indiano per fare posto a una base militare americana. Solo di recente, grazie all’Onu, hanno potuto ritornare
Una Repubblica fondata sui bonus
La sistematica elargizione di contributi ai cittadini per gli scopi più vari (edilizia, trasporti, elettrodomestici, psicologo, scooter elettrici...) rivela il vuoto progettuale della politica in una società ridotta ad aggregato di individui
Decolonizzare la scienza. È una creatura meticcia
Studiosi bizantini fuggiti a Venezia e a Roma contribuirono in modo determinante alla nascita della moderna astronomia
Il cittadino migrante
L’esistenza degli Stati appare come un fenomeno naturale. Ma non è l’unica possibilità: l’essere umano è anche mobile. A un tipo particolare di mobilità dedica ora un saggio l’antropologa Barbara Sorgoni. Che delinea l’epoca in cui viviamo: l’epoca dei rifugiati
I diritti della Natura
Querce, pioppi, pini, faggi, ulivi hanno spesso assunto un ruolo simbolico forte; però oggi si guarda non soltanto agli animali e alle piante , ma ai laghi , ai fiumi, in sostanza a tutto l’ambiente come titolare di diritti. È un punto di vista che supera le idee antropocentriche e afferma un nuovo concetto di interdipendenza del pianeta. Già in Ecuador e in Bolivia norme costituzionali prevedono la tutela della Terra Madre, forse potremmo pensarci anche in Italia