C'è delle volte che aprire un libro di Michel Houellebecq o una lettera dell’Agenzia delle Entrate fa un po' lo stesso effetto, cioè li si legge a dispetto dell’irritazione che riescono a procurarci.
Ci sono vite che vengono raccontate più spesso di altre e quella di Hannah Arendt è certamente tra queste. Forse il suo personaggio letterario è così interessante perché è polifonico e attraversa i generi in maniera libera e anticonvenzionale