Il programma “Opportunitàzerosei” si rivolge a famiglie molto svantaggiate. Per alcune, lega i trasferimenti alla partecipazione a corsi di informazione. I risultati aiutano a capire quali sono gli strumenti più adatti a ridurre la povertà e la sua durata.
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Pochi bambini e pochi asili, ma il nido gratis non basta
Con le nascite in costante calo, dovrebbe attenuarsi lo squilibrio tra domanda e offerta di posti al nido. Invece non è così. Per ridurre la povertà economica ed educativa tra i bambini, serve una proposta complessiva e non solo l’azzeramento delle rette.
Illuminiamo il futuro dei bambini
Non c’è solo la povertà economica a rendere problematico il presente e il futuro di molti bambini in Italia. Esiste anche una più subdola povertà educativa. Un piano di Save the Children per migliorare l’offerta di servizi e la partecipazione dei minori alle attività culturali ed educative.
Il paese di Pollicino
Il nostro paese è ai primi posti della classifica europea sul rischio povertà minorile.
Troppo poco per le donne
La riforma del mercato del lavoro propone alcune misure apprezzabili, ma non trovano spazio sufficiente la tutela delle donne, il riconoscimento del peso del loro ruolo familiare e gli incentivi a una loro maggiore presenza sul mercato del lavoro.
Valorizzare le donne conviene
Ecco la principale “rivoluzione silenziosa”
Un altro passo indietro per le donne italiane
Dal Rapporto annuale Istat per il 2010 emerge come la condizione delle donne italiane nel mercato del lavoro sia ulteriormente peggiorata nell'ultimo triennio.
Se non ora, quando?
In Italia le donne sono la maggioranza e la parte più istruita della popolazione, ma solo il 47 per cento ha oggi un lavoro.
I giovani, un esercito immobile
I dati Istat. Sono oltre due milioni gli under 30 che non studiano e non lavorano: sospesi in quel tempo morto che separa episodi di lavoro precario da brevi corsi di formazione, appaiono come un esercito immobile.
Perché l’italia ha bisogno di womenomics
Tradizionalmente l'auspicio di una maggiore integrazione delle donne nel mondo del lavoro si fonda su principi di equità. Ora alcuni saggi sostengono che la valorizzazione delle donne risponde anche a criteri di efficienza economica.