Dai pannelli solari alle pale eoliche al sistema 5G per le imprese, in molti settori chiave, la Cina ha raggiunto il primato mondiale scavalcando gli Usa. Lo dicono due recenti studi, Aspi per il Pentagono e Goldman. Con avvertimenti che riguardano le crescenti tensioni geopolitiche.
Archivio articoli per autore, di: comito - pagina 2
Tra il 2022 e il 2023: ombre e chiavi di volta
Guerra, inflazione, shock energetico: vediamo in dettaglio gli eventi chiave dell’anno che sta finendo cercando poi di mettere in campo qualche previsione per il 2023.
Auto e emissioni nocive: una storia estiva
Il ministro Cingolani, insieme al collega Giorgetti, si è opposto in tutti modi alla soglia del 2035 per la produzione e vendita di auto a energia fossile, una battaglia di retroguardia. Case d’auto e paesi lungimiranti stanno invece velocizzando al massimo la transizione all’elettrico.
Le previsioni economiche tendono al brutto
Sull’economia mondiale gravano minacce rilevanti, dal Covid in Cina a una possibile contrazione dell’economia Usa, alla guerra in Ucraina. Il Fmi stima un rialzo dell’inflazione al 7,4%, una contrazione della crescita del Pil mondiale al 3,6 con rischi di recessione in paesi fragili come l’Italia.
Non è breve la strada per il distacco dal gas russo
I conti di Bruxelles sull’imminente indipendenza dei paesi Ue dal gas russo non tornano. Serviranno anni e ingenti investimenti per potenziare l’approvvigionamento dall’Algeria. Gli Usa sono al massimo dell’export, inoltre la maggior parte dei paesi, come il Qatar, ha contratti a lungo termine da rispettare.
Conseguenze economiche e finanziarie della guerra in Ucraina
Nel reticolo di interessi dato dalla globalizzazione non è semplice definire chi è destinato a guadagnare e chi a perdere dalla guerra. Alcuni elementi però iniziano a delinearsi: l’Europa ha da perderci più di chiunque altro. E la Russia viene costretta a una alleanza più stretta con la Cina.
Il conflitto Usa-Cina e la salvezza del pianeta
Solo una cooperazione tra Cina e Stati Uniti potrebbe concentrare gli sforzi su come salvare il pianeta e migliorare le condizioni di vita dell’umanità. Invece la nuova ondata di globalizzazione si va orientando con due sfere d’influenza mentre crescono le tensioni in campo economico, tecnologico e militare.
Le troppe zone grigie che ostacolano la rivoluzione verde
Come appare evidente, gli accordi sul clima del G20 e del Cop26 si collocano molto al di qua di quello che sarebbe necessario per stare tranquilli.
Verso la possibile fine dell’agricoltura e dell’allevamento
Nel 2050 la popolazione mondiale potrebbe raggiungere i 10 miliardi, il che significa che sarà necessario produrre all’incirca il 50% in più di alimenti rispetto ad oggi, con quel che significa in deforestazione, consumo di acqua etc. E ancora nessun paese ha adottato strategie per limitare il consumo di carne.
La svolta cinese e l’ipotesi giapponese
La Cina sta cambiando parametri o forse li sta recuperando in senso socialista: stop allo strapotere dei colossi privati di internet, limiti al gaming, migliori condizioni per i rider, lotta alle diseguaglianze.