Il Duce ebbe un figlio da Ida Dalser, Benito Albino, poi ripudiò lei e chiuse entrambi in manicomio. Fabiano Massimi li ricorda con un romanzo che si svolge a Venezia
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Nessuna vergogna: il romance è di tutti
Esce il terzo volume della trilogia dell’argentina Mercedes Ron. I primi due titoli sono diventati film, adesso «È colpa nostra» chiude la storia d’amore tra Noah e Nicholas. «La chiave: accostarsi alla lettura e abbandonarsi ai sentimenti»
La bidella e il professore: l’amore c’è ma non si vede
In una scuola alla periferia di Roma, la vita di una donna viene segnata dall’arrivo di un giovane docente, svampito e riccioluto. Per trent’anni lui, senza rendersene conto, sarà il centro della vita di lei. Il nuovo Marco Lodoli
Anne Frank, lettere di speranza
La ragazza ebrea aveva scritto in parallelo al «Diario» un romanzo epistolare poi in parte usato per colmare le lacune del «Diario» stesso. Ora l’opera esce in edizione integrale: alla qualità letteraria si abbina un ottimismo venato di ironia
C’è India e India Le intese liquide di New Delhi
Il premier Modi flirta con Russia e Usa e sfida l’ opposizione. Ne parla Vikram Chandra, romanziere e informatico, a Venezia anche per presentare il suo nuovo software di scrittura
Sono murshida, donna del dialogo
Nibras Breigheche è una «guida religiosa», corrispettivo femminile dell'imam: «Posso insegnare a chiunque, uomini compresi. Tengo anche lezioni di arabo ai ragazzi di seconda generazione: l'ignoranza favorisce l'estremismo»
La mia pelle nera è la mia casa italiana
Due corpi dalla pelle nera, due donne italiane
Arsenio Lupin torna e ruba. Cuori
Maurice Leblanc dedicò al ladro gentiluomo, che aveva lanciato nel1905, anche un romanzo scritto nel 1936-1937,ritrovato per caso e pubblicato nel 2012.A 80 anni dalla scomparsa dell’autore, «L’ultimo amore» riappare in Italia. Eleganza, nobiltà d’animo,filantropia: che gran personaggio
Un demone bracca Joshua di Nazareth
Valerio Massimo Manfredi esplora a modo suo i giorni successivi alla crocifissione
Le tragedie non si cancellano Ma un sorriso può aiutarci
Si possono raccontare le storie degli ebrei costretti a esibirsi peri nazisti nei lager; si può fare una battuta al funerale del proprio padre per alleggerire la tensione; si può prendere in giro l’ansia da distanziamento brandendo un metro. Lo hanno fatto — e ne discutono — Federico Baccomo, lo scrittore che narra quei terribili cabaret nei campi di concentramento, e Claudio Bisio, l’attore di Zelig e di 50 film (compreso «Mediterraneo» premiato con l’Oscar). Perché la comicità è anche un modo per le vittime di elaborare il dolore, perché quando il mondo è nel caos un sorriso serve a prendere le distanze, perché chi ha sofferto può denunciare così l’assurdità vissuta. «Esorcizzare vuole dire andare avanti»
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