Due strade a destra Salvini e Meloni disuniti nella lotta

Anche se, chiuso il capitolo del separatismo padano, la distanza ideologica tra Lega e Fratelli d'Italia si è ridotta, quei partiti hanno scelto vie opposte sia al momento del «contratto» tra Carroccio e Cinque Stelle, sia con la recente nascita del governo Draghi. Abbiamo interpellato sulle ragioni del dissidio gli studiosi Marco Tarchi e Sofia Ventura

Le cannonate benefiche. Porta Pia rafforzò la Chiesa

1870-2020 A 150 anni dalla soppressione dello Stato pontificio, abbiamo chiamato tre esperti a discuterne le conseguenze. Margiotta Broglio: la ferita si rimarginò già ai primi del Novecento, con PioX; traumi più gravi per il cattolicesimo sono stati divorzio e aborto. Traniello: nonostante il divieto vaticano i credenti furono sempre attivi nella vita pubblica italiana e posero le premesse per la stagione democristiana. Vian: la breccia alla fine fu un positivo momento di purificazione perché i cristiani non possono mai assolutizzare alcuna forma di potere politico

La rivoluzione messa ai voti 1920, addio al biennio rosso

Una dura vertenza sindacale portò cent’anni fa all’occupazione delle maggiori fabbriche del Nord da parte degli operai. Due storici si confrontano su un episodio centrale nella vicenda della sinistra. Aldo Agosti: «Il Psi non era preparato a prendere il potere, la sua inerzia innescò la scissione del Pci». Giovanni Sabbatucci: «Sarebbe stato più logico che dal partito si fossero staccati i riformisti; una loro intesa con Giolitti forse avrebbe potuto fermare il fascismo»

E Wojtyla fondò il papato globale

A cento anni dalla nascita di Giovanni Paolo II, tre studiosi discutono sulla eredità del pontefice polacco eletto nel1978. Daniele Menozzi: «Cercò invano di conciliare cattolicesimo e nazionalismo, un suo merito è il ripudio assoluto della guerra». Cettina Militello: «La sua logica accentratrice ha contraddetto lo spirito del Concilio, ma ha saputo aprirsi alle altre religioni». Andrea Riccardi: «Ha rivendicato un’identità patriottica in chiave europea e con il mea culpa delineò un progetto riformatore. Il primo ad archiviarlo è stato Benedetto XVI»

Rileggere Craxi.  Il leader che restò senza progetto

A vent’anni dalla scomparsa del segretario socialista, tre storici si confrontano sulla sua opera. Chiarini: sfidò l’egemonia comunista e cercò di superare la paralisi italiana, ma poi si arrese al piccolo cabotaggio. Pons: innovatore di ampio respiro in politica estera, sul piano interno rimase prigioniero del vecchio sistema. Scirocco: accentrò il partito e non riuscì a sfondare elettoralmente. Fino a Tangentopoli e all’autoesilio di Hammamet