Dentro la fede. L’autore del Quarto Vangelo riesce in qualcosa che pare impossibile: mantiene distanza e venerazione per il maestro e, insieme, gli si avvicina e lo fa toccare anche a noi. Il nuovo libro di Giulio Busi
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L’ebreo errante? Non è neppure ebreo
Il volume miscellaneo curato da Franceschini e Grazzini finalmente fa luce su uno dei miti più pericolosi e ambigui della storia europea. Con alcune sorprese, a partire dal fatto che nelle antiche attestazioni gli ebrei non c'entrano
Berlino sull’orlo del baratro
Uwe Wittstok. La capitale tedesca del 1933 non è una città nazista, ma una metropoli disincantata che crede di aver visto e provato tutto. E che, invece, deve ancora attraversare la tenebra più nera
Lo scartafaccio antiebraico
Documenti fatali. Il 6 ottobre 1938 Mussolini aprì il Gran Consiglio con un dattiloscritto che codificava il razzismo ai danni degli ebrei: venne messo a punto dopo cinque ore di dibattito sue annotazioni autografe.
Siamo figli dell’amore nato nel Rinascimento
Gli artisti del quindicesimo e sedicesimo secolo scoprirono la bellezza dell'eros, esplorandone le forme e le immagini e contribuendo al risveglio della passione fisica come dimensione positiva
Marcel Proust osservato dal lato ebraico
Marcel Proust/2. Ebreo e omosessuale, accomunò la due facce dello stesso stigma sociale
Mosè in meditazione tra le fiamme
La ricerca interiore. Il caso esemplare del Padre biblico che davanti al mistero del roveto ardente cerca di comprenderne il messaggio divino, ma anche di fare chiarezza con sé stesso
Il gran ritratto degli Effinger
La storia raccontata da Gabriele Tergit tocca i punti salienti dell'identità ebraico-tedesca tra la fine dell'Ottocento e la Shoah. Sullo sfondo di una Berlino rivelatrice.
Il dado è tratto! E viene fuori «uno»
Viaggio all'origine del suo significato a partire da una enigmatica partita dipinta da George La Tour.
Finte notizie dalla prigionia
I detenuti erano costretti a scrivere ai parenti in tedesco, narrando solo fatti positivi: le lettere servivano ai nazisti per scovare tra i destinatari altri ebrei. Oggi si sono rivelate utili per ricostruire profili e storie