La gratuità che sa parlare

La principale fatica di chi vive o accompagna processi di liberazione

è restare liberi dopo essere stati liberati.

Chi governa cercando sempre il consenso di tutti o della maggioranza del popolo,

può essere un buon leader nella vita ordinaria dei "campi di lavoro",

ma non salva nessuno nei momenti delle grandi prove collettive.

Ecco la liberazione più grande

Oggi noi viviamo una grande epoca idolatrica, probabilmente la più grande di tutte.

Abbiamo ridotto il trascendente a manufatto, riempito il "cielo" di cose che non saziano mai.

Ma gli imperi idolatrici puri non durano a lungo: passerà presto anche la scena di questo capitalismo divoratore.

Le piaghe degli imperi invisibili

C’è un punto oltre il quale la sofferenza diventa talmente profonda e radicale da impedire di ascoltare i profeti e le loro promesse.

Quando gli imperi cominciano a vacillare, i dominatori chiamano i maghi, gli aruspici, gli indovini, che li tranquillizzano.

Ieri con le piaghe delle rane e delle zanzare, oggi con quelle della finanza e dei cambiamenti climatici.

Liberazione e spine

Gli eventi che veramente ci cambiano accadono nella quotidianità, quando senza cercarla né attenderla, una voce ci chiama per nome nei luoghi umili del vivere.

Dubitare della propria voce è essenziale per credere alla verità della Voce che ci chiama.

Non liberiamo nessuno se prima non sentiamo nella nostra carne il dolore per la sua sofferenza.