Il mite trova la sua felicità-beatitudine accogliendo con docilità la vita che si trova a vivere, perché capisce che per lui, per lei, non c’è un albero migliore cresciuto al di fuori di quella sua terra.
La misericordia non dimentica, ricorda diversamente. Riesce a ricostruire dentro l’anima l’immagine spezzata, a ricomporre dentro di sé la trama dell’altro interrotta.