La letteratura è metafora dello spirito di un tempo e aiuta a comprendere anche l’etica mercantile del Medioevo
Archivio articoli per autore, di: bruni - pagina 19
La buona mercatura è sempre arte delle mani e degli occhi
I «mercanti scrittori» ci consegnano pagine di vita e storie all’insegna di competenza, sobrietà bellezza e fede
Dove povertà non è vergogna e ricchezza è condivisione
L’umanesimo latino e precapitalista delle città e dei mercanti medievali e la critica dello spirito del capitalismo
Amore alla gente del mondo è l’«arte della mercatura»
Lettere e diari dei mercanti medievali ci fanno entrare nella loro anima d’imprenditori e, forse, capire la nostra
Perdoni e seconda contabilità del capitalismo meridiano
La fede degli antichi mercanti nel paradiso da raggiungere donando e condonando appare molto più umana e civile della fede nei paradisi fiscali del capitalismo attuale
Quell’infinita controversia che oppone l’onesto e l’utile
Le informazioni detenute da chi commercia sono base di una decisiva e ambigua capacità di anticipare il futuro
Quando e perché i mercanti poterono occupare il tempio
Nella Firenze del Trecento-Quattrocento si giocò una partita decisiva per l’etica economica moderna. Il dispositivo per rendere la ricchezza buona e santa si sposta dalla produzione al consumo: ciò che davvero conta non è, come in passato, come si genera ricchezza ma come la si usa.
Quando il debito pubblico era una faccenda di dono
Le diverse concezioni medievali, il dibattito che ne scaturì e la questione che oggi si pone (non solo) all’Europa
E tra Giuda e la Maddalena nacque l’economia europea
L’«economo-traditore» divenne immagine di chi vende (e lavora) per guadagnare, la pia donna simbolo amatissimo del pio sperpero per il culto e il bene comune
E la libera povertà francescana diede vero valore al denaro
Non usando i soldi, i frati divennero maestri di un’altra economia.