Il 13 luglio 2013 un tribunale della Florida deliberò che George Zimmerman non era colpevole dell’omicidio del diciassettenne nero Trayvon Martin, a cui aveva sparato mentre faceva una ronda di quartiere. Dopo la sentenza, sui social comparve un hashtag poi diventato un movimento nazionale e mondiale. E un decennio dopo? «Gli Usa non sono cambiati», dice l’autrice de «Il colore viola». «Gli attivisti degli anni Sessanta avevano valori spirituali, ora quella purezza manca. Persa l’eredità di Obama, Joe Biden vada in pensione»
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Una fede di lotta
Giovane, cattolico, critico: il francese Jean de Saint-Cheron ha scritto un libro che prende di mira i cristiani imborghesiti. «Sono rassegnati. Dovrebbero combattere per la santità»
Il colonialismo della correttezza
Davide Piacenza e l’intreccio tra forme espressive, politica, valori e diritti: «Gli Stati Uniti incarnano la peggior versione del dibattito»
Toni Morrison cancella i confini tra bianchi e neri
Arriva in Italia l’unico racconto della scrittrice Premio Nobel: il lettore non riesce a distinguere il colore della pelle delle due protagoniste, un mistero che svela i nostri pregiudizi
La vita in una scatola Sei sicuro di aprirla?
Neanche trent’anni, esordiente, Nikki Erlick ha appena pubblicato un romanzo negli Usa che è già un successo. In Italia arriverà nel 2023.Nel frattempo l’abbiamo raggiunta in California, dove vive. «È un libro sul caso, il destino, l’arbitrio»
Nella mia America il nero è colpevole
Arriva in Italia il romanzo di Jason Mott che ha vinto il National Book Award. «Non cancellate la parola nigger, sarebbe come riscrivere la storia: un pericolo»
La letteratura occidentale s’è fermata. Il romanzo oggi è altrove
Femi Kayode: Il cercatore di tenebre
Ad Harlem sperare è un po’ truffare
Giovani maestri. Colson Whitehead narra gli afroamericani a New York tra il ‘59 e il ‘64
Un letto di dolore chiamato Alabama
Yaa Gyasi nel suo romanzo più recente fotografa lo spaesamento di una nuova generazione di afroamericani
Il mio Kentucky figlio della guerra
Chris Offutt torna con un romanzo «crime» che avrebbe voluto scrivere da tempo, un genere nel quale — dice a «la Lettura» — il più grande autore in assoluto è oggi Massimo Carlotto. Un senso spietato della giustizia, la natura, i legami di sangue, la povertà