Continua la discussione sulle pensioni d’oro e sul possibile “contributo di equità”. Simulazioni su dati Inps confermano che il gettito sarebbe limitato. Ma garantirebbe risorse che potrebbero essere destinato alla tutela di generazioni penalizzate dal sistema di welfare.
Archivio articoli per autore, di: boeri - pagina 8
Chi paga i pasti agli immigrati
Più che un ministero serve una politica dell’integrazione
Pensioni d’oro, è l’ora della trasparenza
Pubblicare i rendimenti impliciti di ogni prestazione oggi erogata dal sistema pubblico rispetto ai contributi versati sarebbe una vera operazione di trasparenza sulle iniquità del nostro sistema previdenziale.
Evasione, la sopravvivenza dei furbi
L'economia sommersa viene storicamente tollerata in Italia. È comprensibile non forzare la chiusura delle imprese in questo momento. Ma perché dobbiamo farne pagare lo scotto alle aziende che sono in regola?
La ricerca perduta delle università
Per rivitalizzare la ricerca in Italia, ci deve essere un processo di distruzione creativa
Commissariare la spesa pubblica
Una visione d’insieme sul bilancio dello Stato servirà al Governo per definire quelle priorità che ancora fatica a trovare
Il grande falò delle occasioni sprecate
È certo che la nostra economia non andrà meglio se non si riprende il cammino delle riforme economiche e se non si dimostra nei fatti, oltre che nelle parole, di accordare priorità al lavoro.
Una staffetta non crea lavoro
Le politiche di sostegno alla creazione di lavoro dovrebbero evitare di utilizzare discriminanti di età.
Non per cassa, ma per equità
Una proposta per realizzare un prelievo sulle pensioni “più generose”, vuoi perché l’assegno è alto, vuoi perché il loro rendimento implicito è molto elevato. Servirebbe a tutelare l’equità attuariale e intergenerazionale. Quanto si potrebbe ricavarne e come andrebbero impiegate queste risorse.
Per una vera staffetta tra generazioni
La staffetta generazionale proposta dal Governo Letta si basa sull’idea che per dar lavoro ai giovani sia necessario “toglierlo” agli anziani. Servirebbe invece una nuova distribuzione dei trasferimenti pubblici e una riduzione del carico fiscale sul lavoro.