Ciò che li rende tutti uguali è la sventura: “Non ci sono che uomini in pena – guerrieri in lotta che trionfano o soccombono”, uomini dalle esistenze ferite
Marina Cvetaeva ogni giorno allo scrittoio, come un operaio alla macchina, “con lo stesso senso di responsabilità e l’impossibilità di fare altrimenti”