I singoli possono cambiare le organizzazioni ma solo lentamente e coagulando il consenso dei loro simili verso il cambiamento desiderato
Archivio articoli per autore, di: becchetti - pagina 28
Sviluppo con l’anima
«Occorrono nuovi indicatori di benessere in grado di guardare alla dimensione economica, sociale e ambientale»
Come cambia la cultura economica
Man mano che la distanza dall’inizio della crisi finanziaria globale aumenta (e la soluzione speriamo si avvicina) ci rendiamo conto di quanto essa stia cambiando non solo il panorama bancario e industriale internazionale ma anche la cultura economica.
Cosa incide su produttività e salari? Il caso delle cooperative
I lavoratori intrinsecamente motivati sono una grande risorsa per l’azienda e la pagina sul come attingere in maniera ottimale al giacimento delle motivazioni intrinseche è ancora tutta da scrivere.
Mercato del lavoro e attori sociali per ripensare economia e finanza
La complessità dei mercati industriali e finanziari e l’interdipendenza che lega le realtà locali alle attuali dinamiche internazionali stanno modificando la cultura del lavoro e le relazioni industriali, sottoponendo l’articolazione del welfare dei Paesi avanzati a sfide drammatiche.
Trilussa, la mediana e le statistiche sul benessere
Forti diseguaglianze generano dunque infelicità e disagi sociali che hanno costi economici (oltre che umani) molto elevati.
Migrazione e sviluppo economico: i paradossi del DDL sicurezza
E’ dimostrato scientificamente che durante le crisi economiche le pulsioni xenofobe crescono in maniera significativa perché lo straniero inizia ad essere percepito come minaccia e non come risorsa.
I danni della “guerra mondiale economica”
Tutti sanno che la mano invisibile non ha funzionato e che i disastri accaduti sono stati causati dai mercati finanziari abbandonati a se stessi[…]
La rivoluzione ambientale. Differenze tra U.S.A. e Italia
Con la nuova leadership americana la differenza tra Italia ed Usa in termini di giustizia climatica non è soltanto un problema di abbronzatura. Ed il tema è drammaticamente importante.
Il primato della costituzione sul riduzionismo economicista
L’articolo 1 afferma, come ben noto, che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. La deriva culturale degli ultimi anni ha cambiato quest’articolo in “l’Italia è una repubblica fondata sul consumo”, oppure “sulla massimizzazione del profitto”