Abstract
Presentata al Parlamento il 22 maggio 1962, la Nota del Ministro del Bilancio, on. Ugo La Malfa rappresenta probabilmente l’apice della riflessione sullo sviluppo economico e sociale italiano durante il boom e della programmazione degli interventi per colmarne le lacune e correggerne gli squilibri. I motivi per cui la “Nota aggiuntiva” rimase in sostanza inattuata sono innumerevoli e analizzarli esula completamente dagli obiettivi di questo intervento. L’obiettivo è più circoscritto, ma non per questo (speriamo) meno interessante – ovvero valutare, a quasi 50 anni dalla sua elaborazione, l’attualità di questo testo e dell’approccio analitico e intellettuale che ad esso soggiace per analizzare l’esperienza dei BRIC e le sfide cui questi paesi devono fare fronte.
Attualità della “Nota aggiuntiva” del ‘62 nei BRIC – Andrea Goldstein (OCSE)
Scrivi un commento