Cooperative e politiche sulle “terre incolte” nel Mezzogiorno: dall’emancipazione contadina al riutilizzo sociale – Niccolò Mignemi (EHESS Parigi)

Almeno fino alla metà del Novecento, nelle campagne del Sud Italia, terra di profonde contraddizioni, permangono antiche disuguaglianze nella distribuzione della proprietà fondiaria e forme semi-feudali di sfruttamento del lavoro. Contro questa realtà, e nonostante la tradizionale rappresentazione del contadino meridionale come fondamentalmente individualista, a più riprese le pratiche cooperative si trovano ad occupare un ruolo centrale nei tentativi di trasformazione e di riforma di strutture – sociali ed economiche – dominate dal latifondo

 

 

Niccolò Mignemi
École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi – Équipe de Recherches pour l’Histoire du Monde Rural del Centre de Recherches Historiques

Cooperative e politiche sulle “terre incolte” nel Mezzogiorno: dall’emancipazione contadina al riutilizzo sociale

Almeno fino alla metà del Novecento, nelle campagne del Sud Italia, terra di profonde contraddizioni, permangono antiche disuguaglianze nella distribuzione della proprietà fondiaria e forme semi-feudali di sfruttamento del lavoro. Contro questa realtà, e nonostante la tradizionale rappresentazione del contadino meridionale come fondamentalmente individualista, a più riprese le pratiche cooperative si trovano ad occupare un ruolo centrale nei tentativi di trasformazione e di riforma di strutture – sociali ed economiche – dominate dal latifondo. Adottate dal movimento contadino come “armi di lotta” ed identificate da alcuni tecnici-agronomi come possibile strumento per intensificare la cerealicoltura, le iniziative associative in ambito rurale finiscono per assumere il ruolo di mediatori nel rapporto tra le classi subalterne e lo Stato. Se il mondo contadino meridionale trova qui un formidabile mezzo di autonoma organizzazione, le istituzioni fissano le opportunità ed i limiti dell’azione cooperativa, contribuendo così ad influenzarne le condizioni di sviluppo. La “riforma agraria” del 1950 sancisce, da questo punto di vista, la fine di un percorso iniziato con le affittanze di inizio secolo e proseguito con le concessioni collettive dei decreti sulle terre incolte e mal coltivate del primo e secondo dopoguerra. Benché le difficoltà certo non manchino, le pratiche cooperative non scompaiono però dalle campagne meridionali, ne accompagnano piuttosto le trasformazioni. Talvolta esse diventano anzi gli strumenti di esperienze innovative, come sta oggi a dimostrare la storia delle cooperative sociali che riutilizzano i beni confiscati alle mafie. A partire dalle continuità e dalle rotture identificabili nel caso siciliano, indagheremo qui le condizioni ed i fattori (istituzionali, economici, politici, socioculturali etc.) che hanno fatto delle cooperative uno strumento dei processi di trasformazione delle “terre incolte”, tanto quelle generate da secolari rapporti di sfruttamento, quanto quelle indotte dai processi di depredazione ai danni del territorio e della comunità locale.

Niccolò Mignemi si è laureato nel 2007 in Discipline Economiche e Sociali presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi, con una tesi in storia economica e sociale dal titolo “L’exploitation familiale africana come pratica di economia locale. Un caso senegalese tra sviluppo occidentalizzante e modernità paysanne”. Nel dicembre 2012 ha conseguito il dottorato di Histoire et civilisations presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, con la tesi “Coopérer pour travailler la terre, coopérer pour exploiter la terre: Itinéraire comparés des coopératives agricoles en Italie et en France dans la première moitié du vingtième siècle”. Attualmente continua a collaborare con l’Équipe de Recherches pour l’Histoire du Monde Rural del Centre de Recherches Historiques (http://erhimor.ehess.fr). Le sue ricerche si concentrano in particolare sui temi delle campagne e del mondo contadino, in una prospettiva storica, con una forte attenzione alle loro dinamiche più recenti.

Scrivi un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.